Uno dei più frequenti disturbi cutanei è l’acne.

Consiste nell’infiammazione del bulbo pilo-sebaceo, ovvero quello da cui nasce il pelo e dal quale viene prodotto il grasso (detto sebo) della pelle.

Trattandosi di un disturbo “multifattoriale”, è opportuno accennare a tutte le cause, che, combinate tra loro, possono essere considerate l’origine del problema.

Va precisato, innanzitutto, che, come altri disturbi legati all’epidermide, anche per l’acne, la predisposizione individuale gioca un ruolo fondamentale.

Su di essa vanno ad incidere i fattori c.d. scatenanti, rappresentati,  dall’eccessiva produzione di grasso dovuta all’impulso di alcuni ormoni sessuali e dalle cattive abitudini alimentari.

Il disturbo, pertanto, andrà trattato sotto diversi punti di vista: un regime alimentare corretto ricco di vitamine di origine vegetale; una terapia orale a base di integratori; una terapia locale a base di creme e, per l’eliminazione delle  macchie e/o delle cicatrici, che l’affezione ha causato, i trattamenti, a cui accenniamo qui di seguito:

PEELING CHIMICI

Consistono nell’applicazione di una o più sostanze esfolianti, che determinano la rigenerazione dei tessuti e che riducono la popolazione batterica.

MICRODERMOABRASIONE

E’ anch’essa un procedimento di esfoliazione e rigenerazione della pelle. Diversamente dai peeling, che si basano sull’azione di acidi quasi sempre derivati dalla frutta, la microdermoabrasione prevede l’utilizzo di finissimi cristalli di corindone, che, esercitando una leggera azione abrasiva, eliminano strato per strato le cellule morte dell’epidermide. Essa, inoltre, favorisce la circolazione del sangue nell’area trattata, grazie all’azione vacuum dell’apparecchiatura.

Anche i sistemi laser, come accennavamo, possono essere impiegati utilmente nel trattamento dell’acne. Il laser CO2 frazionato, nello specifico, stimola la rigenerazione dei tessuti, realizzando un vero e proprio rimodellamento della cute danneggiata dalle cicatrici.

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